Non si è ancora del tutto assorbita la macchia del cosiddetto “ammutinamento”.
Il fatto risale ad ormai tre anni fa, nel 2019, quando sulla panchina azzurra sedeva mister Carlo Ancelotti.
I calciatori non rispettarono la decisione della società e di De Laurentiis, non attenendosi all’imposizione del ritiro.
La causa per quell’ammutinamento è ancora in piedi, e come riporta Repubblica, anche Insigne sembra destinato ad essere portato in tribunale al termina della stagione.
Questo quanto riportato dal quotidiano nella sua edizione Napoli:
“D’ora in poi si gioca a carte scoperte e Insigne potrà reagire in due modi sul campo. O cavalcando le ritrovate certezze sul suo futuro per dare il meglio, oppure cedendo al
nervosismo come è successo nel derby”.
“Con De Laurentiis la resa dei conti è rimandata a giugno, con le cause per l’ammutinamento pronte a scattare, come è successo per tutti gli altri azzurri andati via”.
Di quell’episodio, sono rimasti ormai nel Napoli soltanto lo stesso Insigne e Dries Mertens.
E per Lorenzo, dato il suo addio certo, sembra inevitabile dover affrontare la causa subito dopo la sua partenza, allo stesso modo di tutti gli altri protagonisti del 2019 che hanno lasciato Napoli.
