Il Giornale di Napoli

Antonio Conte avvisa in conferenza sul suo addio: “Non voglio accompagnare un morto”.

Il rapporto tra Conte, società e squadra inizia a scricchiolare e la parole del mister sono un chiaro segnale di un possibile addio.

Queste le parole riportate da tuttonapoli:

Sicuramente non posso essere non preoccupato. Cinque sconfitte da inizio anno sono troppe, soprattutto per una squadra etichettata come ammazza campionato e che doveva fare qualcosa senza fare fatica. Quello su cui dobbiamo riflettere e che sono cinque sconfitte e quando perdi non è mai un caso, c’è qualcosa di reiterato. Qualcosa che ho cercato di affrontare già 20 giorni fa, cerca di trasferire le mie emozioni e il mio pensiero un po’ anche ai più vecchi. Innanzitutto voglio fare i complimenti al Bologna. Complimenti per l’entusiasmo, l’energia e il cuore che ci hanno messo, perché ci ha battuto su tutto. Noi dobbiamo pensare a cercare di affrontare seriamente alcune situazioni e di risolvere se è possibile. Perché alcune situazioni erano già affrontate 20 giorni, fa col gruppo un po’ storico, e avevo manifestato le mie preoccupazioni

“.

Preoccupazioni che continuo a manifestare, perché nel calcio il compitino non basta. Oltre a prepare la partita dal punto di vista tattico, ci vuole ardore, passione, entusiasmo e cuore. Cose che il Bologna ne ha messe a bizzeffe rispetto a noi. Noi alla prima situazione negativa ci siamo un po’ sciolti. Mi dispiace dopo lo scudetto ritirare fuori lo scheletro del passato del decimo posto, ma dobbiamo riflettere. Ne parlerò di questo aspetto anche col club, ma già lo sapeva cosa stavo percependo. Dopo 4 mesi, ripeto, facciamo il compitino e non c’è ancora quella alchimia, quella positività, quella voglia di combattere tutti insieme, andare oltre o’ostacolo e metterci il cuore, che c’era l’anno scorso. Questo mi dispiace, perchè non so se riusciremo a cambiare queste cose. Quando si parla di campo, tecnica e tattica, è un discorso, poi vedi delle cose e mi dispiace, perché significa che non sto facendo un buon lavoro. Perchè significa che quest’anno non sono entrato nelle teste e nei cuori dei giocatori, E’ giusto che il club lo sappia e già lo sa. Qualcosa bisogna fare, perché non c’è da accompagnare un morto, io morti non li voglio accompagnare, questo deve essere chiaro

“.

Insomma, uomo avvisato mezzo salvato, le parole di Conte sono più che chiare.

 

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