“Sappiamo bene come, ormai da diversi anni, il calcio non conosca più barriere né confini. Se un tempo erano pochi i Paesi in grado di sfornare nuovi talenti, oggi per gli osservatori il lavoro è diventato, paradossalmente, più semplice e più complesso allo stesso tempo.
“La Slovacchia non smette di produrre talento. Oltre al già affermato Milan Skriniar, c’è un nome che sta iniziando a far parlare di sé: Leo Sauer. Classe 2005, nato a Bratislava, gioca in Olanda con il NAC Breda, in prestito dal Feyenoord. Di lui si dice un gran bene, e non a caso: possiede tecnica raffinata, grande personalità e quello spirito d’iniziativa che contraddistingue i giocatori destinati a emergere”.
“Chissà se Hamsik, ambasciatore non scritto del talento slovacco nel mondo, non possa un giorno consigliare proprio Napoli come tappa ideale per la sua maturazione completa. Anche perché c’è un dettaglio intrigante: Sauer agisce sulla corsia sinistra, la stessa che dopo Kvaratskhelia sembra aver perso un po’ della sua naturale brillantezza”.
“È ancora acerbo in fase realizzativa, certo, ma le qualità sono evidenti. E con un allenatore come Antonio Conte, capace di forgiare caratteri e mentalità prima ancora che giocatori, potrebbe trasformarsi da promessa in realtà”.